Le città più importanti al Centro Sinistra
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Pubblicato: Mercoledì, 06 Ottobre 2021 08:47
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Nel Centrosinistra giusta e comprensibile la soddisfazione, ma guai a paragonare elezioni amministrative ed elezioni politiche: due battaglie ben diverse dalle quali possono sortire risultati opposti.
Vistosa è la crescita dell'astensione, molto alta nelle aree periferiche delle grandi città e in molte piccole realtà, segno di delusione rispetto al 2016 nei confronti di Lega e Movimento Cinque Stelle.
Per pensare a possibili esiti di prossime elezioni politiche, l'attuale legge elettorale non si può ignorare, dato che non garantirebbe l'alternanza stabile tra due coalizioni contrapposte ben definite, essendo prevalentemente proporzionale. Che si lavori seriamente per cambiarla.
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Due modi contrapposti di affrontare il bisogno di maggior sicurezza, i limiti delle misure del Ministro Salvini, possibili rimedi
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Pubblicato: Lunedì, 03 Giugno 2019 19:46
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Il liberismo e la globalizzazione, combinati con la fine del dualismo tra le due grandi potenze mondiali Usa e Urss che ha alterato l’equilibrio mondiale che si era stabilito nei decenni, hanno portato ad un mutamento dei fattori di insicurezza sociale. Tale fattore è la conseguenza anche di un incremento delle diseguaglianze e di un processo incontrollato nel quale vi è una polarizzazione sempre più marcata tra l’area del benessere e della ricchezza e l’area sempre più ampia della povertà, con il ceto medio, che rappresenta la maggioranza degli italiani, che arretra economicamente in maniera progressiva. La crisi economica e sociale, in taluni casi, origina addirittura una vera e propria guerra tra poveri per la sopravvivenza, si inasprisce l'odio, e la solidarietà rappresenta un valore sempre più desueto, con l’affermazione generale del concetto che per vivere occorra ricorrere alla sopraffazione nei confronti del prossimo.
Per descrivere la così complessa problematica del costante aumento del bisogno di sicurezza, collegato ad una percezione molto alta di insicurezza, associata quasi sempre all’immigrazione, occorre effettuare un’analisi profonda, se si pensa che il numero di reati che generano insicurezza sono diminuiti negli ultimi anni e se si pensa che gli attentati terroristici sono stati realizzati da individui nati, cresciuti e radicalizzati all’interno del paese colpito. Componente fondamentale di una così alta percezione di insicurezza e della tendenza sempre maggiore all’equazione distorta “insicurezza=immigrazione” sono la rabbia e il disagio patiti per la crisi economica e sociale che ha colpito l’Occidente dal 2008, tra cui l’Italia, che non aveva provveduto nei decenni scorsi ad operare quelle riforme necessarie per la ricerca e l’innovazione per lo sviluppo economico, l’ammodernamento e il potenziamento del Welfare, mantenendo invece un livello di debito pubblico accumulato ancora molto alto, che si traduce ancora in maggiori tasse; uno Stato giudicato ingiusto per tanti versi, che non offre ancora infrastrutture e servizi adeguati, con una pressione fiscale molto alta che colpisce soprattutto i redditi da lavoro, con una burocrazia soffocante, con percentuali troppo alte di disoccupazione e precarietà. Per questi motivi, un paese che si trova già in uno stato di crisi economica e sociale dispone meno strumenti per un’integrazione ottimale, con una minore collaborazione da parte della popolazione, già in stato di difficoltà e di rabbia. Compito di una forza politica matura è interpretare questa rabbia e dare le risposte adeguate, risposte sul fronte dell’occupazione, del reddito, dei servizi, prima di tutto.
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